mercoledì, agosto 02, 2006

Il nuovo calcio

Leggo in giro: l'Inter, assieme al Milan, per la cessione del marchio a società controllata doveva pagare secondo la Covisoc (quella che cancella dai campionati i club inadempienti) 100 milioni di euro circa per essere iscritta al prossimo campionato di serie A, ma la Federazione ha ridotto tale cifra a 20 milioni. Chi afferma, quindi, che Rossi ha regalato lo scudetto all'Inter, si sbaglia, perchè Rossi all'Inter e anche al Milan, ha praticamente regalato anche l'iscrizione al campionato!
Ora l'Inter, con una parte dei soldi con i quali doveva ricapitalizzare, tra l'altro in conseguenza della legge salva calcio del 2003, compra Vieira.

Mi chiedo: non è che il Moggi Luciano, quando affermava che il nuovo calcio sarà persino peggiore di quello vecchio (che già di suo bello non era) aveva un pò di ragione?

Mi spiego: il vecchio calcio era fondato, a detta dei più, sul tentativo di furto di scudetti; non sarà che il nuovo sarà fondato sull'evasione - magari legalizzata - di tasse e quindi sul furto di soldi dalle tasche dei contribuenti?

5 commenti:

  1. "Leggo in giro" è una bella frase, qualche fonte più certa?

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  2. Beh, un forum di Juventini, ma di quelli affidabili, non ho ragione di dubitare che sia tutto vero :-)

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  3. Non avevi ragione di dubitare anche che la juve vincesse gli scudetti regolarmente, eppure...

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  4. DAL "SOLE 24 ORE" DEL 14/07/2006, pag.17, firma Gianni Dragoni.
    Massimo Moratti se l'è cavata con una ricapitalizzazione dell'Inter di circa 20 milioni di euro e con il congelamento di altri 20 milioni di liquidità derivante dal calciomercato. Per Silvio Berlusconi l'iniezione nelle casse del Milan è stata di importo inferiore. E' il compromesso raggiunto con gli organi della Federcalcio che controllano i bilanci prima di dare il nulla osta all'iscrizione ai campionati professionistici.
    Inizialmente la Covisoc, presieduta da Cesare Bisoni, aveva bocciato i conti di Moratti e Berlusconi, "taroccati" con la vendita del marchio a se stessi, fatta a società controllate dagli stessi club. La Covisoc aveva chiesto ad ogni club una ricapitalizzazione di almeno 100 milioni di euro.
    Questo era stato deciso per neutralizzare due operazioni di cosmesi contabile. Il Milan ha dichiarato la vendita del marchio ad una società controllata con una plusvalenza di 181,3 milioni nel bilancio civilistica al 31 dicembre 2005. La plusvalenza è servita a coprire nei conti 2005 un onere di pari importo, registrato come minusvalenza, derivante dall'azzeramento degli "oneri pluriennali" residui accantonati nel 2003 grazie al decreto salvacalcio.
    L'Inter ha venduto il marchio alla controllata Inter Brand a fine 2005, con una plusvalenza civilistica di circa 158 milioni. Il 9 giugno scorso ha dato in pegno il marchio a Banca Antonveneta, in cambio di un prestito di 120 milioni di euro. Anche per il club di Moratti l'operazione è stata fatta per assorbire, senza abbattere il patrimonio, buona parte degli oneri residui del salvacalcio. Nel 2003 l'Inter fece svalutazioni per 319 milioni, dei quali 223,6 ancora da ammortizzare al 30 giugno 2005. Il Milan svalutò i suoi campioni per 242 milioni, con un onere residuo di circa 181 milioni assorbito nel bilancio 2005. Secondo la Covisoc queste operazioni non produrrebbero plusvalenze se le società presentassero un bilancio consolidato di gruppo. Per questo in prima battuta la Covisoc aveva neutralizzato gli effetti delle plusvalenze fittizie sul patrimonio e aveva chiesto di coprire il buco contabile con una robusta ricapitalizzazione a Inter e Milan. le due squadre hanno inviato rimostranze alla Figc. Il compromesso attenua parecchio il rigore annunciato.
    La Covisoc ha ricalcolato il bilancio pro forma, in cui considera come non avvenute le vendite del marchio in famiglia, quindi ha cancellato le plusvalenze. Ma ha anche considerato come non avvenuto l'assorbimento del maxi-onere residuo delle svalutazioni per il decreto salvacalcio: sia per l'Inter sia per il Milan è stato dichiarato un ammortamento pari al 10% della svalutazione iniziale (cioè 24 milioni per il Milan e 31,9 milioni per l'Inter). La ricapitalizzazione richiesta è risultata così mitigata. Il problema della copertura patrimoniale è stato rinviato così all'anno prossimo: la UE ha imposta ai club di assorbire gli oneri del salvacalcio nei bilanci entro il 30 giugno 2007.
    La Covisoc aveva chiesto a tutti i club di A, B e C ricapitalizzazioni per le cessioni fittizie dei marchi e 50 milioni per altre carenze. A consuntivo, i fondi versati si aggirano sui 100 milioni. Hanno dovuto versare fondi anche il Messina (6 milioni) e i soci di Reggina Calcio. nessun club in serie A è stato bocciato per problemi finanziari. In B è stato bocciato il Crotone, in C 14 club.

    Capisco che le notizie che appaiono sul giornale rosa salmone non hanno la stessa risonanza che possono avere quelle che vengono selezionate dal giornale rosa shocking, quello che di solito sta nei bar sul frigo dei gelati.

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  5. Non resta che aspettare il 2007 e vedere che ne sarà dei bilanci delle società coinvolte.

    In effetti la Juventus dell'azionariato popolare i soldi non li prende dalle tasche dei contribuenti ma solo da quelle dei suoi tifosi, sicuramente molto più etico.

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