martedì, settembre 05, 2006

Coup de boule

Antefatto:

Zidane-Materazzi

Dal sito del Corriere di oggi:

Alla vigilia della sfida Francia-Italia, Materazzi, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, torna sull'argomento. «Quella decisione così sproporzionata - racconta - non è stata solo un'offesa nei miei confronti, ma anche nei confronti del nostro mondo: da che calcio è calcio, certe cose vengono risolte sulla base di quello che è successo sul campo, e in campo capita di non sussurrarsi all'orecchio parole dolci. Dico di più: credo fosse quello che volevamo anche io e Zidane. Però a qualcuno conveniva che questa cosa diventasse molto più grande. Io non ho provocato: io ho risposto, verbalmente, a una provocazione. A parlare siamo stati in due, e non sono stato io il primo. Io l'ho trattenuto per la maglia, ma secondo voi dire in modo sprezzante "se vuoi, dopo la maglia te la do", non è una provocazione?. A Zidane ho risposto che preferivo sua sorella, è vero. Ho "toccato" sua sorella e non è stata una cosa gentile, è vero. Ma per fortuna ci sono state decine di calciatori a confermare che in campo ci si dice ben di peggio.
Diciamo che lui è stato più francese e io più italiano, lui più ironico e io più ruspante».

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Zidane ha detto ai bambini che non si deve fare quello che ha fatto lui. «È stato bravo, gli fa onore. Però a me non ha ancora chiesto scusa. Di sicuro non devo chiedergliela io: semmai devo delle scuse a sua sorella. Ma giuro che prima che scoppiasse tutto questo casino, non sapevo neanche che Zidane avesse una sorella«. Materazzi è pronto a chiarire ogni cosa e a stringere la mano a Zidane. «Si firma una pace dopo guerre terribili e non possiamo fare pace io e Zidane? Una pace fra uomini, senza tanta pubblicità, sicuramente sì. Per questo la porta di casa mia sarà sempre aperta. E Zidane, se vuole,sa come trovare il mio indirizzo».

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