lunedì, settembre 25, 2006

Ma quanto mi chiami?

Dunque, l'ex arbitro De Santis si mostra indignato perché ritiene che l'Inter abbia ingaggiato un investigatore privato per pedinarlo ed acquistire informazioni su di lui.

Quindi l'ex arbitro, squalificato per 4 anni con sentenza definitiva si è indignato perché qualcuno potrebbe aver osato spiare nei suoi abbiamo visto quanto legittimi traffici.

Il marito è cornuto ma la colpa è sua che vuol sapere. W il nuovo calcio.

12 commenti:

  1. MILANO - "La documentazione che mi mostrate è relativa agli sviluppi sul traffico telefonico in entrata e uscita su utenze intestate a Federazione Gioco Calcio, Enrico Cennicola, Football Management, Juventus f. c., Gea World". È la "Pratica Como". "Mi fu richiesta da Adamo Bove l'11 febbraio 2003. Non so che uso ne abbia fatto e la dicitura "pratica Como" era un promemoria solo a lui noto". È il dossier segreto degli uomini Telecom sul mondo del calcio, quello della Juventus e delle società di procuratori sportivi che facevano capo a Alessandro Moggi (la Gea e la Football Management). È una donna, impiegata Telecom al servizio prima di Adamo Bove e poi di Fabio Ghioni, a stretto contatto con Giuliano Tavaroli (ex numero uno della Security Telecom) a svelare ai magistrati i legami tra "spioni" e mondo del calcio.

    E a raccontare di Adamo Bove, il super poliziotto alle dipendenze Telecom che si è ucciso a Napoli lo scorso 21 luglio. Mostra tutti i documenti: il 21 giugno 2006, alle 15, 40 nella caserma dei carabinieri di via Moscova la dipendente Tim consegna: un cd rom, con i tabulati rubati (i file di Interesse sono denominati con la parola chiave "BOVE" più una combinazione) e quattro raccoglitori trasparenti con fogli manoscritti. Tra gli spiati anche le due figlie di Geronzi, Chiara (giornalista del Tg5 e ex-socia della Gea, sciolta un mese fa) e Benedetta (che lavora in Federcalcio).

    "La documentazione che mi mostrate - dice la teste ai pm - contrassegnata dai progressivi dal 128 al 135 è relativa ai tabulati in uscita su utenze forse della Banca di Roma, almeno così ricordo perché noto la presenza tra gli intestatari delle due figlie di Geronzi, Benedetta e Chiara".

    Nel verbale della donna (è la teste chiave dell'inchiesta dei procuratori Nicola Piacente, Fabio Napoleone e Stefano Civardi) c'è anche il reperto 57, con il numero manoscritto del telefono che Bove ha usato in Brasile: "Il numero si trova sulla email data 30 luglio 2002 con la dicitura "martedì ore 10 dottor Calipari a nome di" e con i dati dattiloscritti dalla signorina Iakomi, per la quale mi interessai su richiesta di Bove e credo si trattasse di una persona vicina al figlio dell'amministratore delegato della Telecom Corporation, dottor Ruggero".

    La donna non specifica se il "dottor Calipari" è l'agente segreto Nicola Calipari, morto durante la liberazione in Iraq della giornalista Giuliana Sgrena. I documenti di cui parla, però, arrivano dall'interno di Tim-Telecom e sono analizzati in tre verbali, tre audizioni a raffica il 14, il 21 e il 23 giugno 2006. "Avevo accesso ad alcune banche dati della mia azienda, come MSP, Circe (la banca dati del sistema magistratura, che "dove vengono estratti i tabulati richiesti dall'autorità giudiziaria) e Radar".

    E proprio a proposito di Radar la donna torna a parlare di Adamo Bove. Poi confessa i suoi timori. Dubbi. Sospetti e paura di una dipendente che a un certo punto copia tutti i dossier segreti e due mesi fa li consegna alla magistratura: "Oltre alle richieste che mi pervenivano formalmente con cartaceo o via e-mail da Adamo Bove, me ne arrivavano altre via telefono o con appunti manoscritti".

    Ad un certo punto però le richieste diventano troppe o forse troppo strane. "Cominciai a nutrire delle perplessità circa le richieste del dottor Bove su elaborazione dati, per utenze che poi risultavano in contatto con personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport o di enti, quali il Banco di Roma. A causa di tali perplessità ho cominciato a conservare copia od originali delle richieste e degli elaborati".

    Tra questi documenti, quelli appunto contrassegnati "dai progressivi 112 al 119 con tutte le telefonate della Juventus di Luciano Moggi, la Gea ma anche del guardalinee Enrico Ceniccola, finito nell'inchiesta di Napoli per la partita Lecce-Juve 0-1. "Chiesi a Adamo - dice la donna - dove finivano quest'ultimi elaborati, ottenendo come risposta che di questo non dovevo preoccuparmi".

    (27 settembre 2006)

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  2. Non mi sembra così semplice come la fai tu... secondo me c'è materiale da approfondire. Non credo si possa dire nulla fino a che non siano state fatte indagini adegate. Se Borrelli ha ritirato le dimissioni e ha deciso di rimanere vuol dire che carne al fuoco ce n'è.

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  3. E approfondiamo, anzi, mi permetto un'ulteriore citazione

    Massimo Moratti, ribadendo la propria estraneità ai fatti: "Non sono per niente preoccupato e confermo il fatto che mai nessun mandato è stato dato per seguire qualcuno. E quasi mi dispiace perché vedendo la reazione invece smodata, scomposta, di tutto un certo mondo, condannato, e di tutti quelli che gli stanno intorno... Insomma, se fossimo andati a fondo allora, forse due anni fa avremmo risolto il problema, invece di aver aspettato due anni in più". A De Santis comunque nessuna replica: "No. Molto sinceramente il signor De Santis non merita proprio nessuna risposta".

    Ribadisco il contenuto del mio messaggio

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  4. Ma lo sai come è uscita questa cosa? Moratti in un'intervista (non mi ricordo quando e con chi ma è successo recentemente e quando ho tempo ti posso dare i dettagli) ha detto di essere ricorso a pedinamenti. Nessuno si sognava dal niente di far partire indagini, ma visto che le cose stavano così - l'ha detto lui - sono partite le verifiche. Ora lui dice di essere estraneo a tutto.
    Comunque non c'è problema, se non c'è nulla non succederà nulla. Se pedinamenti/itercettazioni ci sono state (e questo penso sia abbastanza certo), nella migliore delle ipotesi non si riscontreranno reati sportivi ma penali, per cui l'Inter non rischierà nulla, ci sarà solo qualche condanna per qualche dirigente (d'altronde ci sono alcune squadre avvezze per tradizione a reati sportivi, altre a reati penali). Se ci sarà evidenza di slealtà sportiva (il famoso art.1), nella peggiore delle ipotesi l'Inter dovrà restituire lo scudetto, in quanto la famosa commissione dei saggi che lo ha assegnato ha stabilito che questo debba essere restituito in presenza di episodi di slealtà, anche solo presunti , da parte della squadra assegnataria. Così magari lo daranno alla Roma, almeno fino alla prossima tranche di indagini, e così via finchè non avrà raggiunto il fondo della clasifica di serie A dell'anno scorso. Magari all'ultima classificata :-)

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  5. Io lo so com'è uscita, visto che leggo le interviste di Moratti. A suo tempo disse quello che ha ripetuto, qualcosa come: arrivò uno che si offrì di indagare, ma non ne venne fuori nulla.

    Comunque continuo a constatare che gli avvezzi ai furti cercano di far tanto fumo così non si nota che erano scappati col bottino.

    Non commento nemmeno sulle tue ipotesi di penalizzazione, le rubrico nel "wishful thinking".

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  6. E invece commento perché mi diverto troppo :)

    Se sembra certo che ci sono state intercettazioni (cosa che dalle 344 pagine uscite dalla magistratura non appare) allora sembra anche certo che la Juve abbia rubato metà degli scudetti che sostiene di aver vinto, facciamo a cambio? :)

    Ribadisco che mi fa ridere la morale della pagliuzza e della trave, la Juve ruba (condannata, ha rubato) però la colpa è dell'Inter che avrebbe probabilmente fatto seguire un arbitro. :)

    Se la morale della Juve è questa, altro che uno scudetto tolto... :)

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  7. Sei sempre prevenuto quando dico qualcosa e vai sempre oltre a quello che scrivo. Qui non c'è nessuna morale nè pagliuzza nè trave; non faccio confronti tra quello che ha fatto una squadra e quello che ha fatto l'altra e al limite non c'entra neppure il calcio. Si sta indagando su qualcuno che in maniera illegale ha fatto fare indagini su qualcun altro. E dalle notizie di oggi, che forse verranno smentite e forse no, sembra che abbia fatto spiare non solo un arbitro di calcio ma anche altra gente. Perchè lo facesse non si sa e forse non si saprà mai (spionaggio industriale? per difendersi? semplice curiosità?). La Juve in questo discorso non ce la metto proprio, eventuali responsabilità dell'Inter come squadra non cambierebbero la situazione della Juve ma solo dell'Inter stessa, per cui la cosa non mi interessa. Non si tratta proprio di "wishful thinking", ma solo di giocare un pò come hanno fatto tantissimi giornalisti e tifosi il giorno stesso in cui è scoppiato lo scaldalo Moggi & C, scrivendo le ipotesi di sentenza prima ancora di iniziare il processo. Ti ricordi cosa ti dissi un pò di tempo fa a proposito del ruolo del vincente antipatico? Qualcuno se lo devo assumere. La Juve non lo può più sostenere e poi è in pieno corso il ciclo Smile indetto dai dirigenti; il Milan, come si suol dire, sta schiacciato e vola basso per non dare nell'occhio, quindi rimane l'Inter. Prima o poi l'abitudine agli attacchi mediatici dovrà farcela.

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  8. Moratti non era prevenuto, infatti s'è visto che gli hanno combinato :)

    Comunque, dove sta l'illegalità nel far fare le indagini su qualcun altro?

    Al massimo quando ha fatto spiare Vieri è andato contro lo statuto dei lavoratori. E Vieri è andato a puttane, uno pari. Ora capisco perché l'ha mandato via con quel sontuoso risarcimento.

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  9. Ah, comunque la Juve ha vinto 3 partite su 3, vincerà il campionato di serie B, si può benissimo tenere il ruolo di vincente antipatica se vince queste cose. :)

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  10. Non so, perchè in serie B mi sembra che le altre squadre, tranne forse Napoli e Genoa, vedano la Juve non con rivalità perchè non al loro livello. Buffon dice che quando giocano fuori ricevono dai tifosi avversari più applausi che fischi, un pò come se stessero facendo una tournè per far vedere i campioni del mondo anche nei posti più disastrati. Nedved dice che gli chiedono la maglia alla fine della partita anche mentre stanno ancora giocando. Dunque, in serie B sono 22 squadre, 42 partite, 42 maglie a 70 Euro a maglia sono 2940 Euro. Insomma una bella spesa, poi come fai a dirgli che è antipatico.

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  11. Gliela chiedono non ha detto che gliela dà :)

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  12. Non mi ricordo chi, ma mi sembra di aver visto/sentito di giocatori che non volevano lanciare la maglia al pubblico perchè poi gliela facevano pagare.

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