lunedì, ottobre 01, 2007

Ottobre

Ma anche un po' settembre. Ma settembre inoltrato, quello dove dovevano cominciare a vedersi i frutti di una preparazione impostata per reggere alla distanza.

Prima una vittoria 3-0 contro la Samp, doppietta, la terza, di Ibrahimovic, sempre più decisivo, e gol dell'immarcesibile Figo.

E poi si va a Roma, contro la squadra che gioca il miglior calcio del campionato, contro la squadra che ha vinto 3 delle ultime 4 partite contro i nerazzurri, contro la squadra che ha vinto gli ultimi due trofei giocati contro l'Inter, contro la squadra che ha finalmente una panchina e quindi non le manca più niente.

Mancini azzarda un 4-1-4-1, per bloccare con Dacourt le fonti del gioco romanista, lasciando Ibrahimovic come unica punta "alla Totti" e 4 attaccanti in panchina, con Pelé e Toldo.

La mossa funziona, anche se la svolta della partita viene da un errore di Totti, passaggio troppo morbido, intercetta Maxwell, contropiede e Giuly decide che è troppo basso per prendere il colpo di testa di Ibra e lo ferma con le mani. Rigore tirato male ma trasformato dallo svedese ed espulsione.

E poi via fino al 4-1 finale.

Evidentemente non era messa così male l'Inter, come non è finito il campionato, siamo alla sesta giornata, c'è un sacco di tempo. Ma fa bene stare in testa.

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