venerdì, marzo 13, 2009

Viva l'Inghilterra? Parte 1


Secondo Tinus i soldi in questo momento storico sono altrove.
Beh, leggo giusto oggi che il ManU ha 753 milioni di euro di passivo nel bilancio mentre il Chelsea passa allegramente i 900 milioni di passivo.
Anche se la strategia è quella di vincere spendendo non sembra che stia dando troppo ritorno economico.
Il Real Madrid dei Galacticos si è mangiato gli oltre 400 milioni di euro ottenuti dalla vendita della Ciudad Deportiva per comprarsi le figurine e intanto sono 4 anni che esce negli ottavi, né più né meno dell'Inter.

Alla fine l'analisi è giusta: se hai i campioni tendi a vincere (il Porto di Mourinho in CL e la Grecia agli europei 2004 sono le eccezioni che confermano la regola) però non è solo con i soldi che si fanno le squadre vincenti.

Il Milan ha costruito una squadra vincente con un bel nucleo di base al quale venivano aggiunti onesti pedalatori e qualche fuoriclasse. Aggiungici convinzione nei propri mezzi e ottieni una squadra vincente.
Lo United avrà anche Cristiano Ronaldo ma Giggs, Scholes, volendo anche Rooney sono giocatori che sentono la squadra e che ne forniscono l'ossatura, e non mi sembra che siano costati una cifra spropositata.

2 commenti:

  1. Diciamo meglio: dove sono i soldi = dove spendono i soldi. Il calcio, inutile girarci intorno, è un business in perdita, non mi viene in mente nssuno che riesca a farci soldi (salvo forse le piccole squadre - tipo Atalanta - che hanno sempre tirato avanti dignitosamente producendo campioncini da rivendere alle grandi). E' una ruota che gira, tra poco anche negli altri paesi inizieranno a guardarsi in tasca e fare un pò più di attenzione. Noi ci siamo passati negli anni '80, all'epoca del campionato più bello del Mondo (ed era vero, avevamo Platini, Maradona, Zico ma anche tanti altri), anche lì abbiamo speso più di quello che avevamo ma ci siamo divertiti.

    Alla fine è uno spettacolo, come andare al cinema, paghi e ti diverti, non è che uno va al cinema e poi spera che gli ritorni indietro il prezzo del biglietto con gli interessi.

    Premesso che non c'è da guadagnarci ma solo da pagare, una strada percorribile mi sembra quella del Barcellona, ossia l'azionariato popolare. I tifosi sono anche azionisti, ci mettono un tot all'anno - e tanti tot fanno una bella cifra - un presidente viene eletto e guida la squadra.

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  2. Beh, al cinema io vado, pago il biglietto, però chi fa il film spera di riavere indietro i soldi, appunto da me.

    Se non li prende indietro prima o poi fallisce.

    Continuo a pensare che più che la quantità di soldi spesi si debba guardare il modo in cui sono stati spesi, in un certo senso i punti seguenti al primo dle tuo intervento originale.

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