giovedì, giugno 24, 2010

Che Ma(r)cello



Peccato.
Già nel 2006, mentre eravamo ancora euforici per la vittoria mi ero posto il problema del futuro: non avremmo avuto più difesa, abbiamo vinto con Materazzi, chiaramente a fine carriera e Cananvaro, che avrebbe avuto 36 anni nel 2010.
Viene fuori che ero stato troppo ottimista. La vittoria di Berlino è stata la vittoria di un gruppo di giocatori all'apice della loro carriera: Buffon, Grosso, Materazzi, Cannavaro, Gattuso, Perrotta, Totti, se vogliamo anche Toni, a cui si sono aggiunti Barzagli e Zaccardo che pure per età ci potevano stare.
Il permaloso Lippi non potendo sopportare che gli rinfacciassero che amici e parenti manovravano il campionato in Italia, se ne andò sbattendo la porta, però con la ragione del vincitore "Provatevi voi a vincere senza di me".
Donadoni ha avuto un compito ingrato, messo lì di fretta doeva rifondare una squadra ma s'è visto quasi subito che gli stavano facendo terra bruciata attorno. Non so chi sia stato a lavorare per delegittimarlo ma non ha fatto molta fatica, il compito era oggettivamente difficile.
Dopo gli europei deludenti del 2008 si sono commessi gli errori che hanno condizionato la spedizione sudafricana: la federazione ha chiamato una persona che se ne era andata sbattendo la porta e Lippi ha accesttato di riprendere in mano la nazionale. Un errore da mancanza di coraggio e uno da eccesso di arroganza.
Macello Lippi ha ripreso in mano la nazionale senza rendersi conto che non poteva mandare in onda le repliche del 2006 ma avrebbe dovuto preparare una squadra nuova. La sua risposta a questo problema è stata: "Adesso vi faccio vedere io". Ecco, abbiamo appena visto.
Come selezionatore non è da condannare, ha fatto le sue scelte nel modo che sa fare, giocatori disposti a spendere tutto quel che hanno per lui. Non è che ci fosse molto di meglio in giro, non è nemmeno stato fatto crescere però.
Io avevo pronosticato un'uscita agli ottavi, mi sembrava adeguata al valore della squadra, ritengo che il mio pronostico sbagliato sia demerito di Lippi.
Non ha saputo mettere in campo la squadra: una cosa è il trasformismo dei moduli, un'altra la confusione (un solo esempio: due amichevoli sprecate a cercare di trasformare Marchisio in un trequartista); non ha saputo nemmeno infondere convinzione nei suoi uomini, 3 partite dell'Italia, 3 partite senza nerbo, senza convinzione, senza idee.
Ora arriva Prandelli, probabilmente l'uomo giusto per allevare una nuova generazione di giocatori, ce ne sono pochi degli attuali che rimarranno nel giro della nazionale, lasceranno sicuramente Gattuso, Camoranesi, Di Natale, Quagliarella, Cannavaro (che probabilmente ha anticipato l'uscita di scena), Zambrotta per limiti di età, non è da escludere anche qualche esclusione clamorosa, come Buffon.
Finisco con un grazie ai giocatori per averci provato, altrimenti sembra che mi accodi alle polemiche politiche su premi, stipendi e cazzate del genere, non lo faccio affatto.

1 commento:

  1. Secondo lippa/Lippi:

    Gattuso meglio di Thiago Motta
    Pepe meglio di Balotelli
    Zambrotta meglio di Santon

    Non aggiungo altre considerazioni.

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