lunedì, maggio 07, 2012

Con la crisi si risparmia


 Da tempi non sospetti ho cambiato idea su Conte, prima mi colpiva solamente la sua simpatia pari a quella di un barboncino attaccato al cavallo dei pantaloni e lo ritenevo un pazzo idealista, con un 4-2-4 che solo tipo un Allegri in serata-no poteva azzardare. Poi vedendo come ha preso in mano una Juventus oggettivamente inferiore come organico al Milan e ha saputo trasmetterle una grinta invidiabile e pure un gioco niente male (anche se i paragoni col Barcellona sono di esclusiva competenza delle vedovelle inconsolabili, oggi tornate a scrivere un po' dovunque). Io speravo che beccasse un brutto rovescio nelle prime partite della stagione, in modo da far perdere sicurezza, ma questo non è accaduto e quindi i bianconeri si sono avviati verso un meritato ventottesimo scudetto.
Sulla querelle della terza stella ho già detto, commentare le parole del monociglione di casa Agnelli mi sembra inutile, è la famiglia che ha storicamente cercato di vincere ad ogni costo, mantiene lo stile.
Più interessante la differenza tra un vecchio cuore bianconero come Marotta ("30 scudetti") e Conte, che ieri sera alla DS sobillato dall'intervistatore che chiedeva a tutti "ma quanti sono?", ha risposto "per me è il primo, da allenatore è il primo".
Sarà anche una risposta politica ma è una bella risposta, non attizza il fuoco delle polemiche ed è sincera.

Anche voi lettori del blog siete magari in attesa che io parli della soddisfacente vittoria nel derby di ieri ma vi siete beccati il pippone sullo scudetto della Juventus. Son giorni così. E io ho risparmiato, un po' a malincuore, l'euro e venti per la Gazza. niete resconto del derby in cambio della rinuncia ai peana in bienchennero.